ESAME DIAGNOSTICO
E.V. (Roma)
“…SONO IN GRAVIDANZA, FACCIO ATTIVITA’ FISICA, MA NEI CONTROLLI SONO RISULTATA POSITIVA AL CITOMEGALOVIRUS…”
Il contagio da citomegalovirus dà luogo a una infezione simile all’influenza, ma il virus può trasmettersi al feto provocando effetti potenzialmente gravi. Uno screening si prescrive a tutte le donne incinte e, se non risulta una adeguata protezione anticorpale, si consiglia di ripeterlo periodicamente per accertare che non si verifichi un’infezione acuta.
I suoi dati depongono per una infezione di poco precedente la gravidanza, come d’altronde il suo ginecologo le ha indicato. Infatti le IgM (immunoglobuline prodotte nella fase acuta dell’infezione) sono sempre state rilevate negative mentre le IgG (prodotte tardivamente) indicano un’infezione passata ma non remota. Il feto quindi risulta protetto dagli anticorpi da citomegalovirus da lei prodotti. Se non vi è alcuna sintomatologia l’attività fi sica in palestra può essere condotta con tranquillità seguendo le linee guida previste per lo stato di gravidanza.
IPOACUSIA ACUTA
A.T. (Palermo)
“…ALL’ETA’ DI 52 ANNI HO AVUTO UNA PERDITA DI UDITO IMPROVVISA E PRESSOCHE’ TOTALE DAL LATO DESTRO…”
L’ipoacusia monolaterale riguarda persone che hanno un udito normale da un lato e che hanno una compromissione grave dall’altro lato, che provoca non pochi fastidi soggettivi. Può colpire a qualsiasi età: nei bambini si pensa che la causa possa essere riportata a malformazione dell’orecchio interno, a ineffi ciente sviluppo del nervo acustico, a cause genetiche o a farmaci citotossici o virus.
Nel suo caso, avendo lei effettuata una RMN cerebrale negativa, praticamente la causa non è conosciuta. Il problema che lei pone, fino a non moltissimi anni fa non veniva considerato come una vera disabilità rilevante e le terapie erano limitate e poco utilizzate. Farmacologicamente il primo step è adoperare il cortisone che in una elevata percentuale dei casi tende a risolvere la situazione o a ridurla in modo significativo.
Nel caso sfortunato che ciò non accadesse ci sono attualmente innovazioni tecnologiche che permettono il posizionamento di protesi acustiche altamente raffi nate. Le prime che mi vengono in mente sono le CROSS, che consistono in due apparecchi posizionati come protesi tradizionali: sul lato che non sente viene posto un dispositivo che ha il compito di ricevere il suono tramite wireless dal dispositivo messo sul lato con udito normale. Esistono poi altri tipi, ma qui si entra nel campo della specialistica otorinolaringoiatrica.
GINOCCHIO DOLENTE
F.N. (Firenze)
“…FACCIO ATTIVITA’ FISICA DOPO UN INTERVENTO DI PROTESI AL GINOCCHIO: LA FUNZIONALITA’ E’ COMPLETAMENTE RECUPERATA MA E’ COMPARSO SUL LATO ESTERNO DEL GINOCCHIO UN DOLORE SPESSO ACCOMPAGNATO DA FORMICOLIO…”
Avendo lei effettuato specifi che indagini che hanno dimostrato il corretto inserimento della protesi e come questa non si sia mossa e avendo modificato con il personal trainer diversi tipi di approccio all’allenamento, il fatto potrebbe rispondere ad un caso di nevrite del nervo infrapatellare e del nervo safeno che innerva la rotula. Si può accertarlo con dei blocchi anestetici, cioè iniezioni di anestetico attorno ai nervi che conducono il dolore. Si può anche ricorrere a tecniche di radiofrequenza pulsata sul nervo, oppure con l’iniezione di piastrine derivanti da un suo prelievo di sangue o con cellule mesenchimali estratte dal suo tessuto adiposo, per diminuire lo stato di eccitabilità del nervo. Le consiglio comunque di rivolgersi ad un centro specialistico di terapia del dolore.
Prof. Silvano Busin, Direttore Scientifico ISSA Europe già Direttore Riabilitazione Specialistica, Ospedale Sacco