I nostri antenati erano più forti e attivi: avere un fisico forte era vitale per sopravvivere, poi la sedentarietà ci ha resi deboli, comportando delle conseguenze pesanti.
Sebbene il progresso abbia migliorato la qualità di vita, nonostante l’avanzamento della tecnologia, l’uomo moderno è diventato sedentario. Non utilizza più i muscoli nel modo in cui si è evoluto per farlo. Il suo corpo sta diventando via via più debole. Il declino dell’uomo forte inizia con l’avvento della rivoluzione industriale e la forte spinta all’urbanizzazione, quando la sedia diventa un ausilio presente in tutte le case.
Dalla metà del XX° secolo, in particolare, le persone hanno trascorso sempre più tempo sedute. Oggi lo fanno per oltre 8 ore al giorno. Quasi la metà del tempo libero è rubato dalla televisione e dai devices, nonostante questi svaghi siano tutt’altro che innocui. Anche in palestra, il più delle volte, ci si allena seduti.
Dati alla mano: le conseguenze pericolose della sedentarietà
Molte ricerche hanno tentato di stimare il potenziale impatto della sedentarietà sulla salute.
Una metaanalisi su studi che hanno coinvolto più di 1,3 milioni di partecipanti unici (Patterson e al., 2018) ha dimostrato che la seduta prolungata (oltre 7 ore in qualsiasi attività) aumenta il rischio di mortalità per tutte le cause, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2.
Inoltre, alti livelli di inattività nella popolazione adulta e anziana sono correlati a un abbassamento delle funzioni cognitive, depressione, funzionalità e disabilità. In poche parole, stare seduti accorcia la vita. Ricerche recenti stimano che il 3,8-5,9% di tutti i decessi siano dovuti al tempo trascorso quotidianamente seduti.
Da Homo erectus a uno stile di vita sedentaria
Da Homo erectus alla sedentarietà dei tempi moderni: evoluzione o involuzione? L’aspetto che il nostro corpo ha oggi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo. Lungo milioni di anni.
Dopo la conquista dell’intelligenza, tra le caratteristiche peculiari della nostra specie vi è indubbiamente l’acquisizione della postura eretta, e di conseguenza la locomozione bipede.
Per supportare la verticalizzazione del tronco, la colonna ha acquisito diverse curvature, sul piano frontale e quello sagittale. Queste curve, insieme con il sistema muscolo – scheletrico, contribuiscono a mantenere il busto eretto durante il riposo e la locomozione.
I glutei aiutano a mantenere eretto il tronco sugli arti inferiori e danno la spinta necessaria per estendere la coscia e durante le fasi dinamiche della locomozione.
Torniamo indietro nel tempo per un attimo. Settanta mila anni fa (molto prima della nascita dell’Homo sapiens), i nostri antenati europei dovevano sopravvivere all’ultima glaciazione. Si nutrivano cacciando e raccogliendo tuberi e radici. Avevano una struttura fisica adatta per sviluppare potenza e resistenza alla fatica. Per camminare su terreni accidentati e al freddo. Progresso e tecnologia hanno semplificato la vita, rendendo tutto veloce e a portata di mano. Ma il costo da pagare è la sedentarietà in costante e continuo aumento.
Ridurre la sedentarietà ha conseguenze concrete sul vivere meglio e più a lungo?
In un mondo più pigro che mai, ogni movimento conta. Lo dice l’OMS, che nel 2020 ha aggiornato le linee guida sull’attività fisica. Ma muoversi semplicemente di più non basta.
La soluzione è l’active living, uno stile di vita che includa almeno trenta minuti di attività fisica ogni giorno.
A questa va sommata la health enhancing physical activity, attività fisica moderata che deve avere un costo energetico di almeno 3-6 MET (stare seduto, per esempio, ha un equivalente metabolico pari a 1 MET). Per sprigionare i massimi benefici per la salute e la forma fisica, l’esercizio fisico deve includere sia il rinforzo dei gruppi muscolari maggiori sia una componente aerobica. L’allenamento tradizionale porta a costruire muscoli forti, ma potenziare i singoli muscoli non è funzionale alla vita quotidiana. Poiché ogni attività richiede la forza, la soluzione è migliorare l’efficienza fisica. Sviluppare un fisico forte nel suo insieme.
Secondo le evidenze scientifiche attuali, per raggiungere questo obiettivo bisogna allenare il corpo umano nella sua globalità, come sistema, con esercizi per la forza in catena cinetica.
Un allenamento della forza efficace sfida l’intera fisiologia del movimento umano, che ha componenti nervose, muscolari e scheletriche che lavorano in armonia per ottenere risultati ottimali. Il modo più naturale e più efficace per farlo è con un full body training in stazione eretta, capace di allenare la forza globale e non più solo i singoli muscoli.
Get strong live strong: dalla sedentarietà all’uomo forte
Per dare una risposta mirata a tutte le esigenze di salute e longevità dell’uomo moderno, TECA ha accolto le indicazioni della scienza e ha sviluppato Stand Up. È una linea di macchine isotoniche per la forza che allena tutto il corpo con esercizi funzionali, multi-articolari, in catena cinetica e in posizione eretta. La tecnologia Stand Up riavvia il motore della macchina umana, i muscoli, e lo fa nella maniera più sicura ed efficace, riportando le persone ad allenarsi nella stessa condizione in cui ci siamo evoluti come specie, in piedi. Allenare il corpo con esercizi che coinvolgono le catene cinetiche, e non i singoli muscoli, è il modo più naturale ed efficace per tornare a essere l’uomo forte e attivo di una volta.
La posizione eretta è la più fisiologica per allenarsi. In piedi lo stress sulla colonna è ridotto del 30-40% rispetto allo stare seduti. La ragione è semplice: il carico è distribuito tra i vari muscoli che compongono le varie catene cinetiche. Grazie ai movimenti in catena, le macchine TECA Stand Up coinvolgono il 90% dei muscoli in ogni esercizio. Il core e gli arti inferiori, gruppi muscolari particolarmente indeboliti dalla posizione seduta, sono sempre attivi. In tal modo si ottiene un rinforzo muscolare efficace di tutto il corpo, nel pieno rispetto della fisiologia articolare e senza rischiare compensi anomali. In piedi è possibile, inoltre, variare la base di appoggio per creare condizioni di instabilità: così migliorano anche l’equilibrio e la propriocezione. Allenarsi in posizione eretta aiuta a ricostruire gli schemi motori alterati dalla sedentarietà.
Tutto ciò è possibile perché gli esercizi su TECA Stand Up riproducono fedelmente i movimenti più comuni della vita quotidiana e, di conseguenza, gli schemi motori più importanti, come la spinta, l’accosciata, la tirata o i movimenti d’anca. L’esercizio in piedi consente di correggere alcune tra le problematiche posturali e circolatorie più comuni, come per esempio l’incurvamento di spalle e schiena, i disturbi e i dolori articolari o la compressione dei vasi sanguigni a livello di arti inferiori e core. Il lavoro muscolare in piedi ha, inoltre, un costo calorico superiore rispetto all’esercizio da seduto.
Nel contesto di un allenamento dinamico, a circuito, TECA Stand Up diventa uno degli strumenti più efficaci per il controllo del peso e dei fattori di rischio cardio-metabolici associati all’eccesso adiposo e a livelli insufficienti di massa muscolare.
Usando contemporaneamente più gruppi muscolari, il cuore lavora di più per tutto il corpo e quindi frequenza cardiaca, dispendio energetico e debito di ossigeno (effetto EPOC) aumentano. In particolare, il circuit training su TECA Stand Up ha un costo energetico che sfiora punte di 10 MET. Infine, offre risultati combinati in un’unica seduta: più trofismo muscolare generale grazie allo spostamento del carico, migliore funzionalità cardiovascolare, resistenza aerobica e perdita di peso. Così il corpo diventa più forte, più in forma e anche più resiliente. Oggi abbiamo un motivo in più per essere Stand Up.