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Le donne pare traggano maggiori benefici per la salute dall’attività fisica regolare rispetto agli uomini. È quanto emerge da un recente studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. Eppure, purtroppo, la maggior parte delle appartenenti al mondo femminile pare non praticare alcun allenamento oppure lo fa di nascosto.
“Ci auguriamo che questo studio aiuti tutti, in particolare le donne – commenta Susan Cheng, MD, cardiologa e titolare della cattedra Erika J. Glazer in Women’s Cardiovascular Health and Population Science presso lo Smidt Heart Institute del Cedars-Sinai di Los Angeles – a comprendere che sono pronte a trarre enormi benefici dall’esercizio fisico. È un modo incredibilmente potente per vivere più sani e più a lungo. Le donne in media tendono a fare meno esercizio rispetto agli uomini e si spera che queste scoperte ispirino più donne ad aggiungere movimento extra alle loro vite”.
Perché non si deve sottovalutare mai l’allenamento da parte del mondo femminile
Lo studio è stato realizzato su un campione di oltre 400.000 adulti USA di età compresa tra 27 e 61 anni. Questo ha mostrato che nell’arco di due decenni, le donne che fanno regolarmente allenamento avevano il 24% di probabilità in meno di morire per qualsiasi causa rispetto a quelle che non si allenavano. Facendo la stessa analisi sugli uomini, il rischio risultava ridotto al 15%.
Le donne allenate avevano anche un rischio ridotto del 36% di infarto, ictus o altro evento cardiovascolare fatale. Per gli uomini la percentuale scendeva al 14%.
Nonostante tutto questo, pare però che quasi la metà degli uomini (43%) soddisfi le raccomandazioni dettate dall’OMS in termini di esercizio fisico (almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata, o 75 minuti di attività intensa). Le stesse raccomandazioni sono seguite, invece, solo da 1 donna su 3.
Inattività fisica e differenze di genere
Uno studio di qualche anno fa svolto in 147 Paesi ha approfondito le differenze di genere in riferimento all’attività o inattività fisica. È risultato che le donne in generale (di qualsiasi età e condizione sociale) mettono in secondo piano l’esercizio fisico.
Soprattutto nei Paesi più ricchi le donne sono meno attive degli uomini perché hanno maggiori impegni. Esse affiancano lavoro, occupazioni domestiche e la cura dei figli e spesso anche degli anziani della famiglia.
In tali contesti si corre il pericolo di percepire sensi di colpa se si spende tempo per fare esercizio. Oppure, nella migliore delle ipotesi, come più sopra accennato, si fa sport di nascosto, con tutti i limiti che ciò comporta, a partire dalla scarsità di tempo disponibile.
Efficacia dell’allenamento per le donne e per gli uomini
I ricercatori hanno preso in esame più tipologie di esercizio per determinare se e quanto risulti efficace per le donne e per gli uomini.
In particolare, si sono valutati: attività aerobica moderata, come camminare a passo svelto; esercizio vigoroso, per esempio seguire un corso di spinning o saltare la corda; allenamento di forza, quale esercizio a corpo libero. Ecco cosa è stato rilevato.
Attività fisica aerobica moderata ed esercizio aerobico vigoroso
Gli scienziati hanno scoperto che per un’attività fisica aerobica moderata, il rischio ridotto di morte sia per gli uomini che per le donne si poteva fissare a 300 minuti, o cinque ore, alla settimana. A questo livello di attività, donne e uomini hanno ridotto il rischio di morte prematura rispettivamente del 24% e del 18%.
Praticando 110 minuti di esercizio aerobico vigoroso settimanale, si è notato un rischio ridotto del 24% per le donne e un rischio ridotto del 19% per gli uomini.
Gli studiosi hanno guardato i risultati anche da un altro punto di vista. Rispetto a queste tipologie di attività, le donne hanno ottenuto gli stessi benefici degli uomini, ma in tempi più brevi. Facendo esercizio aerobico moderato, le donne hanno raggiunto una riduzione del rischio del 18% con soli 140 minuti alla settimana. Per gli uomini erano, invece, necessari 300 minuti per ottenere lo stesso beneficio.
Riguardo all’esercizio aerobico vigoroso, le donne hanno raggiunto il limite di rischio ridotto del 19% con soli 57 minuti alla settimana, rispetto ai 110 minuti necessari per gli uomini.
Allenamento della forza
Un beneficio maggiore per le donne è risultato anche esaminando gli esiti dell’ allenamento della forza.
Le donne e gli uomini che si sono dedicati a esercizi basati sulla forza hanno avuto rispettivamente un rischio ridotto del 19% e dell’11% di morte rispetto a coloro che non hanno partecipato a questi esercizi.
Con questa tipologia di allenamento le donne vedono ridursi maggiormente il rischio di morte correlata a problemi cardiovascolari. Nel caso dell’allenamento della forza, le donne hanno mostrato una riduzione del rischio di morte per cause cardiovascolari del 30%, rispetto all’11% osservato negli uomini.
Le cause fisiologiche e anatomiche per cui l’allenamento risulta più importante guardando al mondo femminile
Gli autori dello studio hanno affermato che molteplici fattori, tra cui differenze nell’anatomia e nella fisiologia, potrebbero spiegare le differenze nei risultati dell’allenamento tra i sessi.
Per esempio, gli uomini hanno spesso:
- una maggiore capacità polmonare,
- cuore più grande,
- più massa corporea magra e
- una maggiore proporzione di fibre muscolari a contrazione rapida rispetto alle donne.
Di conseguenza, le donne potrebbero utilizzare richieste respiratorie, metaboliche e di forza aggiuntive per eseguire lo stesso movimento e, dunque, ottenere maggiori vantaggi per la salute facendo attività.
“Anche una quantità limitata di esercizio regolare – conclude Cheng – può fornire un beneficio importante, e si scopre che questo è particolarmente vero per le donne. Prendersi del tempo regolarmente per fare esercizio, anche se si tratta solo di 20-30 minuti di esercizio vigoroso un paio di volte alla settimana, può offrire molti più guadagni di quanto si possa immaginare”.