Le prestazioni atletiche di uno sportivo sono il risultato di diversi fattori: allenamento, preparazione mirata, controllo medico, corretta igiene di vita e un regime dietetico sempre più personalizzato in funzione dell’individuo e del tipo di sport praticato.
Tra i fattori nutrizionali indispensabili alla vita, e che una dieta equilibrata dovrebbe apportare, le vitamine e i minerali svolgono un ruolo insostituibile nell`economia dell`organismo.
Essi vengono definiti micronutrienti in quanto il loro fabbisogno giornaliero si aggira intorno a valori piccolissimi, nell’ordine del milligrammo o addirittura del microgrammo.
Per ciò che riguarda i minerali, alcuni di essi vengono definiti macrominerali (calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio) poiché il loro contenuto nell’organismo può essere espresso in grammi per kg di tessuto, altri vengono detti microminerali o oligoelementi (ferro, cobalto, rame, zinco, manganese) perché la loro concentrazione nei tessuti è molto bassa (milligrammi o microgrammi/kg).
La funzione dei minerali è molto complessa e non completamente conosciuta. Analizziamola brevemente:
enzimazica La vita biologica è resa possibile da innumerevoli reazioni chimiche facenti parte di un programma altamente ordinato ed estremamente funzionale. Esso rispecchia istante per istante le esigenze dell’organismo. Nella cellula le reazioni chimiche si svolgono nello spazio milionesimi di secondo, a pH e temperatura costante.
Tutto ciò e reso possibile dalla presenza di particolari proteine, chiamate enzimi, che svolgono il ruolo di catalizzatori biologici: perché tali molecole che “guidano” le reazioni possano funzionare e necessaria la presenza di coenzimi, nella maggioranza dei casi una vitamina in forma attiva, e spesso di ioni metallici (oligoelementi). Molte reazioni chimiche inoltre possono svolgersi solo in presenza di alcuni minerali.
funzione plastica Alcuni minerali hanno funzione plastica come componenti strutturali, ad esempio calcio e fosforo nello scheletro. Ricordiamo che l`osso non è una struttura statica, ma si riassorbe e si riforma continuamente orientando la sua conformazione trabecolare in funzione dei carichi cui e sottoposto. Nello sportivo tali sollecitazioni possono essere a volte esasperate.
regolazione di diversi meccanismi vitali I più importanti sono: l`equilibrio acido-base, la pressione osmotica, la permeabilità della membrana cellulare, l’eccitabilità neuromuscolare (magnesio), il trasporto dell`ossigeno ed infine il bilancio idrosalino. Quest`ultimo è, nello sportivo, sottoposto a continue sollecitazioni a causa della sudorazione diffusa che accompagna l’attività agonistica.
Alla perdita l`acqua si accompagna anche quella di elettroliti come il sodio e il potassio che, in equilibrio fra di loro, regolano la pressione osmotica dei liquidi extra ed intracellulari. E evidente che ciò che è importante in condizioni normali, lo diviene ancora di più nell’attività fisica intensa, durante la quale una non perfetta “carburazione” o “lubrificazione” del “motore cellulare” può costituire la ragione di fondo per non raggiungere un soddisfacente grado di forma e causare inoltre difficoltà di recupero dopo lo sforzo. Inoltre poiché il surplus calorico, necessario all`atleta per il suo aumentato fabbisogno, viene fornito abitualmente sotto forma di zuccheri semplici che apportano calorie “vuote”, cioè prontamente utilizzabili per fornire energia, ecco che anche questa integrazione appare incompleta e priva di micronutrienti.
Ne consegue che se un integrazione vitaminico-minerale dell`alimentazione può essere utile in un individuo normale, essa diviene indispensabile in un atleta in quanto il suo organismo, soprattutto in piena attività agonistica, è come un motore spinto al massimo dei giri in una gara di velocità, che non tollera il benché minimo difetto di funzionamento.
Quindi arricchire l’apporto vitaminico-minerale significa non soltanto cautelarsi dai rischi di subcarenza, ma anche aumentare il potenziale metabolico e quindi biologico-agonistico dell’atleta.