“Per allenamento Bodyweight si intende quel tipo di sollecitazione fisico-motoria che non utilizza alcun tipo di attrezzature, affidandosi al potenziale esprimibile attraverso il movimento umano.“
Rappresenta la forma più antica di Training, che si manifesta sin dalla preistoria attraverso numerose forme quali il correre, arrampicarsi, saltare, lottare, danzare e tutto quanto mettesse l’uomo a confronto con la natura o i suoi simili. Dal predare – o il non essere predati!- all’arte della guerra o dello sport, dalle pratiche rituali a quelle legate al gioco/divertimento, dalle necessità della vita quotidiana/lavorativa allo sport, la storia è ricca di testimonianze che
individuano nella capacità di gestire il proprio peso corporeo l’elemento essenziale.
Ciò premesso, individuiamo alcuni aspetti essenziali dell’allenamento a corpo libero:
1. Carico rappresentato dal proprio peso e gestito con una tecnica ottimale così da poter progredire e regredire applicando i principi delle leve e incontrare le necessità individuali dei praticanti. Questi aspetti si ripercuotono anche sul tipo forza prodotta e sulla capacità allenabili, impegno neurologico e metabolismo sollecitato, attivazione muscolare e coinvolgimento cardiovascolare.
2. Multiplanarità intesa come capacità di gestire i movimenti e o stabilizzare su più piani dello spazio. Il movimento su più piani coinvolge tutti i gruppi muscolari, nella loro fisiologica funzionalità e ciò consente di realizzare un approccio all’allenamento bilanciato, fuori dal mito dell’isolamento, che aiuta ad incrementare le capacità generali, diminuendo ogni eventuale rischio.
3. Catena Cinetica aperta e chiusa con gli arti che sono connessi o si distaccano dal pavimento o da un oggetto inamovibile, con l’obiettivo costante di resistere ad una posizione o di muovere il corpo nello spazio. Il risultato è quello che conduce verso una maggiore attivazione e sincronizzazione delle unità motorie, con una meccanica che include più articolazioni e catene muscoli che lavorano simultaneamente e in maniera coordinata, così come accade nella vita reale e nello sport. I principali risultati si ottengono in termini neurologici, perché il Sistema Nervoso Centrale viene stimolato ad elaborare e memorizzare (engrammi) schemi che saprà ripetere con efficienza perché ripercorrono le corrette sequenze di attivazione e pattern per i quali siamo stati progettati.
4. Propriocezione come attitudine all’ascolto del movimento realizzato e dell’ambiente in cui viene immerso. Sempre in sede di Certificazione in Functional Training, approfondiamo questo aspetto che rappresenta uno dei principi fondamentali dell’Allenamento Funzionale, evidenziando come il movimento e le sensazioni costituiscono un tutt’uno inseparabile tanto da influire su tutte le dinamiche legate all’apprendimento motorio e sull’abbigliamento e accessori utilizzati nella pratica.
Nasciamo neurologicamente immaturi ma, in poco più di un anno e interagendo con l’ambiente che ci circonda, impariamo a realizzare tutti quegli schemi che sono insiti del nostro patrimonio genetico perché frutto di milioni di anni di evoluzione.
Tutto parte da un respiro, un vagito che in poche settimane diviene la possibilità di stabilizzare il tronco e rendere gli arti e la testa liberi di muoversi. Così iniziano le prime rotazioni che consentono il passaggio a da una posizione a pancia su a quella su di un fianco e a pancia sotto, per poi realizzare i primi schemi di coordinazione controlaterale (braccia e gambe opposte) che convergono nel gattonamento.
È un momento cruciale, piedi, gambe e mani sono al pavimento e tutte nello stesso momento, una posizione a 4 pilastri che conferisce grade stabilità e sicurezza e che avvia tutti quei patterns che sono alla base del camminare.
Il “Crawling” usa le stesse sequenze neurali e catene muscolari del camminare o correre, ecco perché dalla rieducazione motoria, fino alle sollecitazioni finalizzate alla performance trova ampio ed efficiente utilizzo e perché costituisce uno dei capisaldi di qualsiasi disciplina o attività bodyweight.
Uno strumento potente e allo stesso tempo versatile, poiché rappresenta una pratica con alti effetti educativi e allenanti e, allo stesso tempo, un valido strumento di valutazione e screening, di debolezze, asimmetrie e schemi inefficaci, suggerendo una progressione, una sorta di percorso a tappe, con il quale è possibile passare efficacemente dal test alla rieducazione e quindi al training.
Sono vantaggi enormi e disposizione immediata del professionista del fitness e dello sport, insomma del Personal Trainer ISSA e che, per tutto quanto evidenziato in premessa, non richiedono attrezzature particolari e costose ma semplicemente un’approfondita conoscenza dei principi e criteri fondamentali, una pratica attenta del gesto e dei criteri di insegnamento e un’idea chiara di quale sia il percorso da seguire che parta da una valutazione oggettiva e converga verso un training coscienzioso.
Vi abbiamo incuriosito?
Bene! Vi aspettiamo allora in Convention, abbiamo progettato per voi un workshop di 4 ore che vi immergerà in tutti i concetti essenziali. Vivrete un’esperienza coinvolgente di “Crawling” condotta secondo criteri scientifici, e nel contempo implementerete le vostre capacità di programmazione, costruzione e intervento su di voi e i vostri clienti, riscoprendo magari un aspetto forse dimenticato ma fondamentale dell’apprendimento motorio…il divertimento!
Vi aspettiamo!
di Francesco Malatesta – PFT – MFS ISSA Europe & Antonio Parolisi – PFT – MFS ISSA Europe
Desideri leggere tutti gli articoli presenti nella rivista e riceverne una copia cartacea a casa?
Se sei un nuovo utente, REGISTRATI sul sito e acquista l’Abbonamento!
oppure
Se sei già un utente registrato, EFFETTUA IL LOGIN e rinnova il tuo Abbonamento alla Rivista!
Inoltre, una volta che ti sarai REGISTRATO, avrai la possibilità di partecipare alla CONVENTION ISSA e Iscriverti ai nostri CORSI e SEMINARI!
