Viviamo nella civiltà dell’immagine e la gradevolezza fisica è requisito essenziale. Donne e uomini inseguono il mito della bellezza e della giovinezza ad ogni costo e oggi riservano al proprio corpo molte più attenzioni di ieri. Ma nei riguardi della pelle sono altrettanto attenti?

Le concordi testimonianze emerse nel corso di una video conferenza che ha collegato Bologna a molte città italiane del nord e del sud hanno provato che in generale la pelle viene trascurata o quanto meno viene curata in modo inadeguato, nonostante il boom dei preparati cosmetici il cui fatturato e salito alle stelle.

 

La dottoressa Antonella Tosti, associato di dermatologia all’Università di Bologna, allergologa, alla quale si deve appunto l’accurato studio presentato alla video-conferenza afferma che: “La gente si cura di più questo è vero, ma non sempre in modo corretto”. Si deve ammettere che sono molti i casi in cui l’invecchiamento fisiologico della pelle è causato da foto danneggiamento. ln parole povere si sta troppo a lungo esposti al sole per colpa di quella moda, tuttora imperante, dell’abbronzatura ad ogni costo. Un tributo al bellessere molto più oneroso di quanto si pensi.

 

In questo caso sul derma si verificano inavvertite modificazioni dovute al deterioramento delle fibre elastiche e collageniche. Tenuto conto che con l`avanzare dell’eta tutto il metabolismo del corpo è destinato a rallentare, anche la cute di conseguenza subisce questo rallentamento a partire dagli strati più profondi che lasciano poi affiorare in superficie le prove del danno instauratosi come microrugosità, sottili striature, macchie scure e progressivo rilassamento dei tessuti.

Ma per difendersi da questi danni – diretti al patrimonio cellulare – sono sufficienti le varie creme idratanti, nutrienti o filtranti? Si, se il trattamento di base è personalizzato ed impostato sotto la guida di un esperto. In questi casi è consigliabile un’azione di prevenzione che, in termini economici, incide assai meno della cura di eventuali malattie della cute, dalle quali è possibile preservarsi con due tipi di intervento: cosmetico e/o farmacologico.

 

L’intervento cosmetico ovviamente, è un trattamento che ha efficacia solo in superficie mentre per agire in profondità occorre il ricorso a veri e propri farmaci che la moderna ricerca mette a disposizione. Per quanto riguarda il trattamento preventivo antinvecchiamento e ormai nota l’azione della tretinoina o acido retinoico, metabolita attivo della vitamina A. Una vitamina che fa molto bene alla pelle ma che, per esplicare il suo effetto, deve essere trasformata in acido retinoico che agisce direttamente a livello del Dna delle cellule, stimolando alcune attività e limitando altre.

 

L’ acido retinoico ha inoltre la proprietà di bloccare quegli agenti oncogeni che alimentano sulla cute tumori come il melanoma donando nel contempo una migliore luminosità e colorazione della pelle, Attenzione però, quest’ acido è un farmaco e come tale prevede un’esatta posologia d’applicazione affinché i risultati appaiano apprezzabili.

L’evidenza dei risultati sarà tanto maggiore quanto più grave è il danno iniziale. A qualunque età la zona più delicata, la prima ad essere solcata dalle rughe, è senz’altro quella che circonda l’occhio.

In questo senso la tretinoina, a differenza di altre creme, può essere usata senza pericolo nella zona orbitale e perioculare. Tra una applicazione e l’altra di questa specialità è bene fare ricorso a un preparato idratante poiché l’acido retinoico tende ad esfoliare la pelle, mentre elimina lo strato di cellule danneggiate.

Tuttavia sull’azione dell’acido retinoico scoperto dall`americano Albert Klingman, un ottantenne che dimostra la metà dei suoi anni, non tutti i medici sono d’accordo.

 

Sulle modalità d’impiego abbiamo sentito il parere di Piero Caccialanza docente di clinica dermatologica dell’Università di Milano. Dopo aver sottolineato il fatto che i preparati a base di acido retinoico sono spesso adottati con entusiasmo dal sesso forte, il clinico ha affermato che “il difetto principale di uomini e donne è quello di usare il farmaco in quantità eccessiva, oltre la prescrizione ripetendone l’applicazione più volte al giorno, mentre anche nei casi più gravi di rughe accentuate, è sufficiente una sola applicazione giornaliera”.

 

L’acido retinoico è un vero e proprio farmaco da non confondersi con le creme cosmetiche a base di retinolo. Nel prodotto cosmetico si trova infatti unicamente la vitamina A palminato che ha una struttura molecolare del tutto diversa da quella nella vitamina A acida, utilizzata per la specialità farmaceutica. Le due specialità dunque, cosmetica e farmacologica, differiscono sostanzialmente e non determinano di conseguenza gli stessi risultati.

Chiarito questo punto, vediamo cosa ne pensano del farmaco in questione alcuni dei più noti dermatologi. Ruggero Caputo, direttore della clinica dermatologica dell’Università di Milano, autore di una sperimentazione condotta nel suo stesso ateneo sul preparato di Klingman, non ha dubbi sull’efficacia del farmaco. “Il suo effetto antirughe è del tutto evidente, così come e evidente la distensione e la maggiore freschezza della pelle dopo il trattamento eseguito con costanza per un certo periodo di tempo rispettando le modalità di applicazione raccomandate dal medico”.



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