In un regime alimentare finalizzato a raggiungere uno stato di salute ottimale, è molto importante “ciclizzare” l’apporto energetico e scegliere i grassi “giusti”, più che limitarne le quantità: un corretto uso giornaliero di olio extravergine di oliva esercita un ruolo protettivo molto efficiente oltre che conferire una buona difesa contro l’ossidazione cellulare.
Da qualche anno due nuove figure hanno dato slancio al mondo delle competizioni “estetiche” oltre al già noto bodybuilding; Bikini e Men's Physique. Sono due categorie difficili da allenare perché il criterio e il giudizio può cambiare di gara in gara. I presupposti delle bikini, ad esempio, sono bellezza, non troppo muscolose ne troppo definite, non devono presentare inestetismi, avere linea, proporzioni, bellezza del volto, buon aspetto estetico generale, colore, pettinatura e trucco “ad hoc”.
La caffeina è la sostanza psicoattiva più utilizzata al mondo. L’80% della popolazione mondiale assume caffeina quotidianamente con un intake medio pari a 200 mg (il contenuto di circa 2 tazzine di caffè). Socialmente riconosciuta come “stimolante”, la caffeina trova impiego soprattutto per il miglioramento delle funzioni cognitive e della performance fisica in generale.
Oggi l’attività fisica viene prescritta alla stregua di un farmaco o a volte addirittura in sostituzione allo stesso. Gli studi sull’antiaging parlano di come allenare i senior e del perché l’esercizio fisico sia così importante in questa età. Bisognerebbe però chiedersi dove sta la vera origine di gran parte dei problemi degli adulti e degli anziani di oggi.
I risultati ottenuti della prima Indagine Conoscitiva sul Sonno proposta da ISSA il 9 marzo a Milano e il 16 marzo a Roma confermano la necessità e l’importanza di una cultura del sonno rivolta al mondo dei personal trainer e dell’efficienza fisica.
Da circa 15 anni la teoria economica è stata “scossa” dalle evidenze scientifi che di neuroscienziati e psicologi sperimentali che hanno dimostrato ciò che la pratica comune ha sempre sostenuto ma che gli economisti hanno sempre rifiutato: nell’atto di acquisto adottiamo “volentieri” comportamenti “non-economici” e irrazionali pur pensando di fare la scelta più corretta e ponderata. Siamo, inconsapevolmente, in balia di emozioni e pregiudizi. E i venditori?
Quando si parla di carisma in genere vi è una leggera confusione sul termine ovvero quali sono gli effetti che produce nelle relazioni quotidiane; si trascurano inoltre spesso i benefici che il carisma può generare nelle relazioni.

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