Una eccessiva fatica nel salire le scale o anche, più semplicemente, un esame allo specchio ci fanno scoprire improvvisamente di aver trascurato troppo a lungo il nostro fisico. Questa deludente constatazione conduce molti al sano proposito di riconquistare forma e linea frequentando una palestra, mentre altri, fuorviati dalle proposte di imbonitori che offrono metodi magici o prodotti dimagranti, finiscono per compiere scelte sbagliate ed inconcludenti.
Tuttavia, pur essendo l’attività fisica unita ad una sana alimentazione l`unico mezzo per dimagrire, non è certo il caso di sottoporsi subito a massacranti allenamenti con i pesi o ad estenuanti lezioni di aerobica, senza aver preventivamente stabilito qual è effettivamente il peso ideale da raggiungere.
Per stabilirlo con esattezza è indispensabile effettuare dapprima l`analisi della composizione corporea per mezzo di uno dei tanti sistemi messi a disposizione della moderna ricerca medica.
Sul mercato esistono molteplici metodi per questo genere di analisi, dai più costosi basati sul principio dell`impedenza, ai più semplici plicometri in vendita a prezzi alla portata di tutti. Questi ultimi si avvalgono di una sorta di calibro che permette di valutare la percentuale esatta della massa adiposa attraverso una pinzatura indolore della plica che viene poi comparata ai dati forniti da apposite tabelle.
Nelle pagine che seguono, come esempio, riportiamo le tabelle in dotazione al “Fat Control”, uno dei più semplici ed economici apparecchi di fabbricazione americana commercializzato anche in Italia.
La tabella A rappresenta un fac-simile dell`archivio dati per la persona testata; le tabelle B permettono, invece, di determinare la percentuale di grasso corporeo facendo semplicemente coincidere la somma delle pliche misurate con l’età della persona; la tabella C, infine, consente di confrontare il risultato ottenuto con le schede di valutazione al fine di conoscere la percentuale di massa grassa di ogni soggetto.
A questo proposito va ricordato che un dimagrimento lento e più fisiologico e duraturo di uno repentino e che, quindi, è controproducente sottoporsi a drastici cambiamenti, sia per quanto riguarda l’alimentazione sia per l’intensità degli allenamenti.
La fase finale della valutazione si compie facendo riferimento alla prima tabella sulla quale va riportato il dato relativo alla massa grassa rilevata. Qui, per mezzo di una semplice equazione, si ottiene l’indicazione per raggiungere la percentuale ideale di grasso.
Nelle foto sono indicati i punti di misurazione plicometrica e l’esatta manovra per pinzare il tessuto adiposo sottocutaneo.
Nel sottolineare quanto sia importante il metodo e la precisione del gesto si consigliano gli analisti di organizzare un vero e proprio archivio, su schede o computer, in modo da poter mostrare ai soggetti che si sottopongono ai testi risultati raggiunti.
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