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L’idratazione è un aspetto cruciale per la salute di tutti. È importante però ricordare che la disidratazione ha, in particolare, effetti gravi negli anziani. Essa, infatti, influisce su vari aspetti del corpo, inclusi dischi intervertebrali e tessuti molli.
Disidratazione dei dischi intervertebrali degli anziani e non solo
Con l’avanzare dell’età, i dischi intervertebrali tendono a perdere acqua portando a una condizione nota come disidratazione discale. La condizione è strettamente legata al processo di invecchiamento ma non è esclusiva degli anziani. Anche i giovani possono svilupparla a causa di traumi abitudini scorrette o predisposizione genetica. Questa perdita di idratazione riduce l’elasticità e la capacità ammortizzante dei dischi rendendoli più suscettibili a danni strutturali come ernie e protrusioni.
La disidratazione dei dischi intersomatici negli anziani non è un evento improvviso. Si tratta di un processo graduale che può essere asintomatico per lungo tempo. Tuttavia, una volta che i sintomi si manifestano la qualità della vita può essere compromessa con dolori cronici e limitazioni di movimenti.
La perdita di idratazione dei tessuti molli
I tessuti molli, come i legamenti e tendini subiscono anch’essi cambiamenti con l’età. La riduzione dell’idratazione e il calo dell’elastina, una proteina che conferisce elasticità ai tessuti possono portare a una diminuzione della flessibilità e della resistenza meccanica. Questo può aumentare il rischio di lesioni e ridurre la capacità di recupero.
Il ruolo del personal trainer nello stimare la disidratazione e nell’aiutare gli anziani
Il personal trainer gioca un ruolo fondamentale nella qualità della vita della popolazione senior. È la figura professionale che sul campo si impegna nel rallentare il fenomeno della sarcopenia nei soggetti anziani, facendo svolgere programmi specifici contro resistenze per il miglioramento della forza e resistenza.
L’idratazione gioca un ruolo fondamentale nel mantenere la salute muscolare e nel prevenire la perdita progressiva di massa magra. Non dimentichiamoci che i muscoli sono composti per circa il 75% da acqua e una carenza di idratazione può ridurre la loro efficienza e la loro capacità di recupero dopo l’esercizio.
Il personal trainer può avvalersi della analisi bioimpedenziometrica nota come BIA (bio impedance analysis). È lo strumento che viene utilizzato per valutare la composizione corporea della persona, ovvero la distribuzione della massa grassa e della massa magra e la misura diretta dell’acqua intracellulare ed extra cellulare nel corpo. Questo tipo di analisi offre, inoltre, una serie ulteriori di informazioni per la valutazione dello stato di salute e del benessere fisico, che permette al personal trainer di monitorare i progressi nel tempo.
Il miglioramento della postura del cliente senior passa da programmi che tengono in primo piano la mobilizzazione articolare e del rachide. Test di valutazione posturale specifici forniscono al PT importanti linee guida per garantire la scelta degli esercizi più idonei per ogni individuo con l’obiettivo di creare programmi di allenamento il più personalizzati possibile.