Il Medico Risponde

LETTINO ABBRONZANTE E PROBLEMI ALLA PELLE G.M. (Cremona)

“…MI HANNO ASPORTATO UN BASALIOMA: POSSO CONTINUARE CON IL LETTINO ABBRONZANTE?…”

Il basalioma è un tumore della pelle che si diagnostica soprattutto in coloro che passano molte ore all’aria aperta e nelle zone corporee più esposte al sole. Si presenta come una lesione che tende a crescere lentamente e una volta diagnosticato si asporta chirurgicamente in una seduta ambulatoriale o può essere trattato anche con terapie fotodinamiche.

Nella quasi totalità dei casi ha malignità locale, cioè significa che non dà metastasi anche se recidiva nuovamente nel medesimo posto. Si presenta con maggiore frequenza nell’età matura e, come detto sopra, esponendosi ai raggi del sole e quindi anche al lettino abbronzante.

Da non confondere assolutamente con il melanoma, che è una brutta bestia e ha tutta un’altra storia. L’attività fisica non incide minimamente sulla patogenesi di questa forma: le consiglio di seguire i consigli del suo medico riguardo al non utilizzo di lettini abbronzanti.

CRISI EPILETTICHE DOPO INTERVENTO CHIRURGICO V.T. (Padova)

“DOPO LA FISIOTERAPIA FREQUENTO LA PALESTRA PER MIGLIORARE LA FORMA GENERALE E STO PRENDENDO UN FARMACO ANTIEPILETTICO…”

Avendo lei subito un intervento di neurochirurgia per una emorragia cerebrale post traumatica è corretto che in vicinanza dell’evento cerebrale acuto sia consigliato, nel periodo di riabilitazione e di ripresa di tutte le attività quotidiane, un farmaco antiepilettico per la profilassi di “crisi” che non sono in verità facenti parte della “malattia epilettica”. Come avrà notato, il farmaco da lei assunto non induce alcuna sonnolenza e ha modesti effetti collaterali: resta evidente che il monitoraggio della terapia deve essere condotto dal centro specialistico che l’ha sottoposta all’intervento e che la segue nel tempo.

Confermo quanto già indicatole dai fisiatri: l’attività fisica post riabilitazione ha la funzione di potenziare la muscolatura e l’apparato cardiovascolare e quindi si inserisce bene nel suo pieno recupero dell’autonomia nella vita quotidiana. Il termine ADL significa Activities of Daily Living: vengono utilizzate, dando un punteggio specifico, per valutare appunto l’autonomia motoria; non danno alcuna indicazione su quella psichica.

IL MAL DI TESTA DA COMPUTER E.B. (Foggia)
“…SOFFRO DI MAL DI TESTA CRONICO, MA HO NOTATO CHE QUESTO SI ACCENTUA STANDO PER UN CERTO TEMPO DAVANTI AL COMPUTER…”

Non sempre si può scegliere il tipo di lavoro e la possibilità di trascorrere molte ore a tavolino davanti ad uno schermo è più che concreta. Tale attività fa assumere involontariamente delle posture errate che si ripercuotono sui muscoli delle spalle e del collo facendo sì che gli stessi siano sottoposti ad una continua ed anomala contrattura che può condurre alla cosiddetta cefalea muscolo-tensiva. Di solito essa parte dalla nuca e si irradia all’avanti, coinvolgendo a volte le terminazioni di alcuni nervi cranici, aggiungendo ulteriori fastidi a quelli già presenti.

Non dimentichiamo che fissare uno schermo per molte ore può irritare gli occhi, diminuire la lacrimazione determinando una difficoltà a mettere bene a fuoco l’immagine, che a sua volta causa cefalea. Il decreto 81/2008 prevede specifiche disposizioni per i videoterminalisti, ma questo pare non essere il suo caso.

Tuttavia è consigliabile, dopo un paio d’ore di lavoro, alzarsi, camminare effettuando dei movimenti di mobilizzazione e stretching del collo che possono essere utili nel diminuire e prevenire in parte la cefalea. Ovviamente in palestra la sua scheda di allenamento dovrà contenere specifici esercizi di stretching della colonna e dei muscoli delle spalle, utili a combattere le sopra citate contratture.

a cura di Silvano Busin – Direttore Scientifico Issa Europe già Direttore Riabilitazione Specialistica, Ospedale Sacco, Milano | Docente Corso Laurea in Fisioterapia,

Università degli Studi, Milano