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In occasione dell’Obesity Day Summit 2025 che si è svolto all’inizio del mese scorso è stata delineata una fotografia della situazione dell’obesità in Italia. I dati dimostrano che il nostro Paese ha una situazione preoccupante soprattutto per quanto riguarda le nuove generazioni. I più recenti studi indicano, però, che vi sono più fattori che determinano rischi di malattie. In particolare, anche per il paziente obeso la forma cardiorespiratoria rappresenta un elemento importante (o forse ancor più importante dell’indice di massa corporea) per contrastare l’insorgere di malattie cardiovascolari.
La situazione dell’obesità in Italia nello scenario internazionale
Gli ultimi dati sull’obesità degli adulti e della fascia pediatrica divulgati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità destano preoccupazione. I numeri indicano una tendenza in decisa crescita.
Si calcola che nel mondo, 1 persona su 8 vive con obesità. In totale, 2 miliardi e mezzo di adulti sopra i 18 anni sono in sovrappeso, di cui 890 milioni sono obesi.
In pratica, quasi la metà degli abitanti del pianeta (43%) è in sovrappeso e il 16% in condizione di obesità. Il dato che deve far ancor più riflettere, però, è che mentre negli adulti l’obesità è più che raddoppiata dal 1990, il numero di adolescenti obesi è addirittura quadruplicato. In valori assoluti, oltre 390 milioni di bambini e adolescenti tra i 5 e i 19 anni presentano problemi di peso e 160 milioni sono obesi. Il problema è ancor più allarmante in quanto coinvolge anche 37 milioni di bambini sotto i 5 anni.
Guardando alla situazione in Italia e combinando i dati per le diverse fasce d’età e applicando le medie percentuali di sovrappeso e obesità alla popolazione infantile e adolescenziale italiana, si stima che circa 2.400.000 degli 8.922.133 bambini e ragazzi tra i 3 e i 19 anni, siano in eccesso di peso.
BMI – Indice di massa corporea VS forma cardiorespiratoria
I tassi di obesità definiti in base al BMI – indice di massa corporea continuano a salire in Italia e nel mondo. Gli Stati Uniti sono tra i Paesi più attivi nella promozione di una cultura volta alla diminuzione del peso.
D’altra parte, è interessante sottolineare quanto emerge in una ricerca pubblicata recentemente dal British Journal of Sports Medicine su forma fisica e obesità. In tale lavoro si legge che la forma cardiorespiratoria potrebbe rappresentare un fattore di rischio più alto sia per le malattie cardiovascolari, sia per la morte per altre cause rispetto al BMI.
“La forma fisica, a quanto pare, è molto più importante dell’obesità quando si tratta di rischio di mortalità” afferma Siddhartha Angadi, professore associato di fisiologia dell’esercizio presso la University of Virginia School of Education and Human Development e autore corrispondente dello studio
Perché puntare sul miglioramento della forma cardiorespiratoria
“L’esercizio fisico è più di un semplice modo per consumare calorie. È un’eccellente “medicina” per ottimizzare la salute generale e può ridurre ampiamente il rischio di malattie cardiovascolari e di morte per tutte le cause per persone di tutte le taglie”. Questa la convinzione di Angadi.
Nello specifico, tale assunto è l’esito dell’esame di 20 studi che hanno coinvolto un totale di 398.716 persone adulte provenienti da più Paesi. Circa un terzo erano donne, un dato in aumento rispetto agli anni precedenti. In pratica, si è osservato che l’obesità è associata a una serie di condizioni di salute e la perdita di peso è da tempo considerata il modo per ridurre l’impatto di tali condizioni. Ma la perdita di peso è impegnativa e non riuscire a mantenere il peso perso può comportare altri rischi.
Conclusioni dei ricercatori
“La maggior parte delle persone che perdono peso lo riacquistano” ricorda Glenn Gaesser, professore presso l’Arizona State University e coautore dello studio. “Cicli ripetitivi di perdita e aumento di peso, ovvero la dieta yo-yo, sono associati a numerosi rischi per la salute paragonabili a quelli dell’obesità stessa. Migliorare la forma cardiorespiratoria può aiutare a evitare gli effetti negativi sulla salute associati alla dieta yo-yo cronica“.
“La più grande riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause e per malattie cardiovascolari si verifica quando gli individui completamente sedentari aumentano modestamente la loro attività fisica. Questo potrebbe essere ottenuto con attività come camminare a passo svelto più volte alla settimana con l’obiettivo di accumulare circa 30 minuti al giorno” conclude Angadi.