Ipertensione e attività fisica: ne basta poca per avere miglioramenti

ipertensione, ecco quanti minuti di attività fisica servono per abbassare la pressione

L’ipertensione è un problema che interessa tantissime persone. Si stima che ne soffrano 1,28 miliardi di adulti nel mondo. Rappresenta una delle principali cause di morte prematura a livello globale. Può portare a ictus, infarto, insufficienza cardiaca, danni renali e molti altri problemi di salute, ed è spesso descritta come il ‘killer silenzioso‘ per via della mancanza di sintomi. Un recente studio dell’University College London (Ucl) e dell’University of Sidney ha rilevato che non serve tanta attività fisica perché vi siano effetti positivi sull’ipertensione. Basta aggiungere alla propria routine giornaliera qualche minuto di esercizio

 

Ecco com’è stato realizzato lo studio che correla attività fisica e ipertensione

La ricerca si è basata sull’analisi dei dati di quasi 15mila volontari che hanno indossato dei device per monitorare movimento e pressione sanguigna.

Gli studiosi hanno stabilito 6 comportamenti da tenere sotto controllo: sonno, stare seduti (sedentarietà in generale) o in posizione eretta, camminata lenta e veloce (con cadenza rispettivamente inferiore o superiore ai 100 passi al minuto), esercizio più intenso. Studiando i dati accumulati è emerso che è sufficiente variare le proprie abitudini di 5 minuti per avere dei risultati. E questo tenendo presente che i soggetti considerati mediamente facevano 7 ore di sonno, 10 di comportamento sedentario, 3 in piedi, un’ora di camminata lenta e una veloce, e solo 16 minuti di attività quale corsa o ciclismo.

 

I risultati

5 minuti di attività fisica incide sull’ipertensione, in particolare abbassa sia la pressione arteriosa sistolica sia la pressione sanguigna diastolica. Questo il risultato principale.

Più nello specifico, gli studiosi indicano che un decremento di 1 mmHg della pressione diastolica e di 2 di quella sistolica determinano un abbassamento del 10% dei rischi di malattie cardiovascolari. E per ottenere tali risultati servono solo 10 minuti di esercizio in più per la diastolica e 20 per la sistolica.

“La scoperta – evidenzia Jo Blodgett, esperta dell’Ucl – che fare anche solo 5 minuti in più di esercizio o attività occasionali intense al giorno potrebbe essere associato a letture della pressione sanguigna sensibilmente più basse evidenzia quanto brevi periodi di movimento ad alta intensità potrebbero essere efficaci per la gestione della pressione”.

Lo studio mette in luce anche il ruolo sempre più importante dei “dispositivi indossabili per il monitoraggio dell’attività come gli smartwatch – conclude Mark Hamer, autore senior (Ucl) – che non sono diversi dagli accelerometri utilizzati in questo studio. Questi stanno diventando strumenti sempre più importanti per i pazienti per monitorare le loro abitudini di attività fisica e gestire fattori di rischio come l’ipertensione”.

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