Alcuni scienziati definiscono il sistema immunitario il non plus ultra della performance atletica. Un virus, un raffreddore o una influenza possono annullare i guadagni ottenuti dall’allenamento proprio quanto uno strappo muscolare. Gli effetti dell’esercizio sull’immunità seguono una curva a forma di J: l’inattività, al pari di un’attività eccessiva, abbatte la funzione immunitaria, mentre l’esercizio moderato la migliora. Di seguito alcuni consigli su come sfruttare al massimo la funzione immunitaria.
Seguire una dieta bilanciata e varia di cibi sani. La dieta “costruisce” il sistema immunitario. Tenere una buona idratazione. La disidratazione indebolisce il sistema immunitario e abbassa i livelli di energia. Inoltre, eliminare tossine e scorie diventa difficile se si è disidratati. Non riuscendo ad eliminare questi detriti il corpo è più esposto a infezioni.
Evitare il sovrallenamento e l’affaticamento cronico; dormire a lungo. Mantenere gli stress emotivi al minimo. Evitare rapide perdite di peso. Evitare di toccarsi con le mani gli occhi e il naso, che sono le vie principali di introduzione dei virus. Non frequentare persone malate o luoghi affollati, ove possibile. Fare il vaccino antinfluenzale se si gareggia nei mesi invernali. Far uso di bevande a base di carboidrati prima, durante e dopo degli eventi sportivi come la maratona o in caso di allenamento pesante non usuale.
L’esercizio intenso può essere ripreso alcuni giorni dopo la scomparsa dei sintomi di un comune raffreddore. In caso di raffreddore effettuare un esercizio da lieve a moderato (ad esempio, camminare). Aspettare da due a quattro settimane prima di riprendere l’allenamento intenso, dopo aver avuto febbre, stanchezza estrema, dolori muscolari o ingrossamento delle ghiandole linfatiche.
Bibliografia: Malm C. Exercise immunology: the current state of man and mouse. Sports Medicine 2004;34(9):555-66.