La carenza di ferro è diffusissima, in modo particolare tra le donne. I segnali a cui bisogna prestare attenzione sono: senso di debolezza, mancanza di forza, colorito pallido, battito cardiaco irregolare, vertigini. formicolio, nelle gambe con sensazione di strascinamento, mani e piedi freddi, perdita di capelli, mal di testa. Importante rivolgersi al proprio medico per una diagnosi corretta e la prescrizione dei farmaci adeguati. Anche le abitudini nutrizionali potrebbero avere un ruolo importante inserendo nella propria alimentazione giornaliera, cibi più ricchi di ferro di origine animale, in particolare, manzo, agnello, vitello, maiale, pollo salmone, ostriche, che hanno una elevata biodisponibilità. Abbinando prodotti di origine vegetale, come verdura a foglia scura, tipo spinaci, fagioli, semi di girasole, tofu, soia, patate al forno con buccia, uva passa e pistacchi, potrebbero migliorare ulteriormente la biodisponibilità complessiva e l’assorbimento del ferro ad ogni pasto. Altra particolare attenzione va posta alla idratazione per migliorare l’assorbimento del ferro alimentare.
Bibliografia: L’importanza della nutrizione