Uno studio del BMJ Open ha esaminato recentemente gli effetti dell’attività fisica sulla qualità del sonno e rivela come una costante attività fisica riduca i sintomi dell’insonnia e migliora la durata del sonno negli adulti. Lo studio è stato guidato da Erla Bjornsdottir della Università di Reykjavik, in Islanda. Alla ricerca ha coinvolto 4.339 partecipanti e ha valutato l’attività fisica all’inizio dello studio dopo un periodo di 10 anni, la ricerca ha evidenziato che coloro che mantenevano un livello costante di attività fisica erano meno soggetti a trovare difficoltà nell’iniziare il sonno e avere durate estreme del sonno, sia brevi che lunghe, rispetto a coloro che non praticavano nessuna attività fisica. Nonostante l’affidabilità e il vasto campione dello studio, gli autori hanno riconosciuto alcune limitazioni, tra cui la mancanza di dati oggettivi sulla attività fisica e la misurazione della sonnolenza diurna e della durata del sonno basata su questionari. Si conferma la difficoltà nel trovare il percorso risolutivo di un problema diffusissimo che coinvolge circa il 70% di tutta la popolazione. Ulteriore ricerche potranno indicare quali strategie utilizzare per mitigare o ridurre questo disturbo.
Bibliografia: Università di Reykjavik, in Islanda