ASPETTI DELL’EVOLUZIONE FISICA.
L’evoluzione di tutte le materie viventi è basata sull’etereogenità delle caratteristiche genetiche individuali di ogni specie.
La sopravvivenza della specie è indice del successo dell’evoluzione a particolari condizioni ambientali che la circondano. ll 100% circa dell`esistenza della specie ominide-homo è stata dominata dall’attività all’aperto.
Cacciare ed approvvigionarsi di cibo e altre necessità sono state per milioni di anni le condizioni di vita umana. Cambi evoluzionari del codice genetico promossero nella specie hominide la possibilità di sopravvivere.
Ci siamo adattati ad uno stile di vita di cacciatori-preda; ed è anche per questo che influiscono sullo sviluppo le nostre emozioni della vita sociale ed intellettuale.
Adattamenti maggiori per la sopravvivenza sono derivanti dall’attività fisica abituale, includendo la resistenza ed i massimi sforzi; ciò si omogenizza con il resto della vita e con la socializzazione.
Ora, escludendo la società contadina, troviamo che le società “privilegiate” che arrivano all’urbanizzazione e all’alta tecnologia sono dominate da uno stile di vita sedentario.
Qualcuno potrebbe concludere che la relazione tra l’invecchiamento, le malattie e il benessere fisico è diventata quasi ossessiva nella nostra società moderna. Per migliaia di anni le persone anziane erano considerate molto importanti e venivano rispettate dalla società perché venivano accreditate di un “esperienza essenziale per il benessere e la sopravvivenza della popolazione. Inoltre, l’anziano era considerato come il membro più importante del gruppo.
Quando un uomo anziano in una tribù indiana del Nord America qualificava un ragazzo come scout o un uomo come cacciatore o guerriero, diventava il maestro di questi ragazzi tenendo le lezioni all’aperto e rendendole molto interessanti.
L’uomo vecchio occupava una posizione nella società nonostante le necessita fisiche ed era di importanza vitale per il futuro della tribù; poteva persino dire: “Questo è un bel giorno per morire!”.
Senza alcuna esperienza ci stiamo affacciando ad una nuova fase della storia umana. Secondo me e un compito molto importante ed urgente insegnare a promuovere l’attività fisica di modo che si possa arrivare ad un invecchiamento ottimale, includendo consigli che riguardano la dieta, l’abitudine all’acool, al fumo di sigaretta ed ulteriori trattamenti per preservare la propria salute.
Da molti punti di vista è un fattore molto rischioso cambiare il proprio stile di vita repentinamente; passare cioè da uno stile di vita cacciatore-preda ad un`urbanizzazione altamente tecnologica.
Nel nostro patrimonio biologico deve esserci un aiuto per modificare il nostro stile di vita corrente in uno migliore. Assistiamo addirittura a cardiologi che non credono che la regolare attività fisica sia una “medicina” utile nella prevenzione primaria e secondaria nelle malattie cardiovascolari e sono spesso restii a prescriverla.
L`educazione alla salute è complicata: ci sono stati casi di gente con uno stile di vita considerata perfetta che sono morti giovani per un attacco di cuore. Al contrario, un uomo con uno stile di vita catastrofico può avere una vita che si estende al secolo.
Il “background” genetico non è mai democratico…
PRESCRIZIONE DEGLI ESERCIZI PER UN VIVERE SANO
Giornalmente almeno 60 min di attivita fisica, non necessariamente massimale e non necessariamente continuativa. Durante la routine giornaliera di movimento, camminare, salire le scale, ecc., almeno un minuto 60 volte al giorno, 12 minuti 5 volte al giorno o qualsiasi combinazione che totalizzi 60 minuti: questa attività richiede 300 Kcal.
Esercizi di 30-45 min. tre volte la settimana sono sforzi sufficienti per raggiungere e mantenere un livello cardiovascolare e si può arrivare a consumare 750 Kcal addizionali alla settimana.
Il dispendio di energia extra settimanale in questi esercizi dovrebbero però raggiungere 2000 Kcal, come raccomandato da Paffenbarger, per una migliore salute.
Tags: adattamento, allenamento, evoluzione, resistenza