Così si avvicina l’estate, prendiamoci il sole in santa pace, senza demonizzarlo, seguendo poche ma importanti raccomandazioni.
Ogni volta che i raggi solari ultravioletti UVA ed UVB colpiscono la nostra pelle si scatena tutta una serie di processi biochimici che portano alla produzione della melanina il pigmento scuro che fa da scudo protettivo all’ ingresso degli uva ed UVB.
Ci sono 3 fasi nella produzione della abbronzatura, una prima fase che si innesca dopo pochi minuti dalla esposizione e che dipende dall’ immediata colorazione del pigmento già presente sulla nostra pelle ma che svanisce dopo poche ore; una persistente abbronzatura che appare dopo ore e giorni di esposizione agli UVA e permane per settimane, mentre l’abbronzatura tardiva è dovuta più agli UVB e permane più a lungo.
Diciamo che gli UVA inducono abbronzatura mediante l’ossidazione della melanina già presente o dei suoi precursori con l’aiuto dell’ ossigeno che deriva dai processi di ossido-riduzione dei radicali liberi che si formano, mentre gli UVB stimolano soprattutto l’abbronzatura tardiva con la sintesi di nuova melanina da parte dei melanociti: quindi solo l’abbronzatura indotta in particolare dagli UVB sarà di tipo benefico con la creazione dello scudo protettivo di melanina nei confronti dei danni del DNA cellulare e dell’infiammazione prodotta dagli UVA e dai radicali liberi; al bando quindi l’abbronzatura del fine settimana mordi e fuggi che ci fa scottare ed oltre tutto è fugace ed invece abbronziamoci con progressive esposizioni solari nel giro di molti giorni.
Quando la dose dei raggi supera le protezioni la pelle reagisce in modo infiammatorio con l’eritema ed edema della scottatura e ci ordina la sospensione dell’esposizione pena gravi danni strutturali alla cute.
Inutile stare al sole ore e ore per abbronzarci di più perchè tanto i melanociti, che sono le cellule che ci danno l’abbronzatura, più di 2-3 ore al sole non lavorano in quanto dopo vanno in stand-by.
Evitiamo le scottature che possono provocare alla lunga insorgenza di tumori cutanei, proteggiamoci con creme anti solari con almeno 15 di protezione da applicare comunque ogni 2-3 ore durante l’esposizione e dopo i bagni.
Oggi tendo a privilegiare i filtri antisolari fisici che vengono ormai formulati in preparazioni cosmeticamente accettabili, rispetto ai filtri antisolari chimici che non sono scevri di polemiche sulla loro sicurezza ed inoltre inquinano il mare. Usiamo anche cappelli (quelli però con il marchio protezione UV) che si trovano nei negozi tecnici di abbigliamento sportivo che proteggono possibilmente anche le orecchie e la nuca, ed occhiali da sole adeguati, tecnici.
La vitamina D è assolutamente necessaria per il benessere del nostro corpo ma solo il 10% viene assunta con gli alimenti, il resto deriva dalla lunga, elaborata trasformazione di una sostanza presente nella pelle, il di idrocolesterolo, ad opera dei raggi solari UVB: dal 7-di idrocolesterolo si passa al colecalciferolo (calciolo) o vitamina D3 che veicolata al fegato viene trasformata in 25-idrossivitamina D (calcidiolo) che poi viene trasformato dal rene in 1,25-Idrossivitamina D (calcitriolo) che è la forma attiva.
La vitamina D serve a rimodellare le ossa, ha una azione anti infiammatoria, ha un ruolo nella prevenzione dei tumori e nella buona regolazione immunitaria dell’organismo e nel generale benessere psico-fisico: bastano 15 minuti di esposizione solare al giorno per produrre la quantità di vitamina D che necessita, se no dobbiamo supplementare di almeno 1000 UI al giorno
di vitamina D3.
Ho notato che siamo di fronte nella popolazione ad un deficit globale di vitamina D3 e questo perchè ci esponiamo poco al sole e quando lo facciamo ci cospargiamo il corpo di creme antisolari protettive che bloccano la produzione di vitamina D3.
Oltre all’assunzione di vitamina D3 dobbiamo assumere anche antiossidanti ed integratori per difendere la pelle dal rischio solare: ad esempio tirosina, cisteina, vitamina C, e, meno i beta caroteni che danno solo coloritura aranciata ma non una vera protezione.
Usando tutte queste sostanze già prima dell’esposizione solare, potremo ottimizzare i processi di pigmentazione, preparare la pelle, consentire una maggiore esposizione senza scottature ottenendo prima una sana e prolungata abbronzatura per tutto il periodo estivo.
a cura di Carlo Guidarelli – Specialista in dermatologia e venereologia
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