Attività fisica ed effetti neurocognitivi

Numerosi studi certificano gli effetti benefici derivanti dallo svolgimento dell’attività fisica. Ciò che emerge da queste ricerche è che la pratica regolare di esercizio fisico può portare a numerosi cambiamenti psicologici - che riguardano un generale miglioramento dell’umore, dell’autostima e una diminuzione dei livelli di stress ed ansia - oltre ai più noti effetti fisiologici, quali una diminuzione della pressione sanguigna, un miglioramento dell’attività cardiovascolare, la perdita di peso e benefici per quanto riguarda la prevenzione di malattie croniche come il diabete, l’ipertensione e l’obesità. Il benessere psico-fisico derivante dalla pratica regolare dell’attività fisica coinvolge numerosi fattori come un aumento dei livelli di endorfine, dell’attività mitocondriale e della produzione di neurotrasmettitori. Con riferimento invece agli effetti psicologici, è possibile notare una distrazione dai pensieri e dalle preoccupazioni, mentre aumentano i pensieri positivi riguardanti una maggior sicurezza di sé. L’obbiettivo di questo articolo è quello di sottolineare quali siano gli effetti neuro-psicologici legati allo svolgimento della pratica sportiva amatoriale, sottolineando aspetti sulla salute non comunemente considerati e frutto di recenti ricerche nel campo.

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Liberi dall’ansia si corre in palestra!

Diffusa ormai tra tutte le età, sessi e status, l’ ansia è il male dei nostri tempi. La vita frenetica, i ritmi serrati imposti dalla società, l’apparire spesso più importante dell’essere e l’uso smodato, ossessivo dei social, sono le cause più diffuse dello stress e dello stato ansioso.

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